

Kiwi
Il kiwi è un frutto delizioso e ricco di nutrienti, apprezzato sia per il suo sapore che per i suoi benefici per la salute. Ecco una panoramica delle sue proprietà e utilizzi principali:
Vitamina C: È uno dei frutti più ricchi di vitamina C, ideale per rafforzare il sistema immunitario e combattere lo stress ossidativo.
Fibre: Favorisce la digestione e contribuisce alla salute intestinale, prevenendo la stitichezza.
Potassio: Supporta il funzionamento muscolare e regola la pressione sanguigna.
Antiossidanti: Contiene polifenoli e altri antiossidanti che aiutano a prevenire l'invecchiamento cellulare.
Basso indice glicemico: Adatto anche per chi deve tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.
Vitamina K e E: Benefiche per la coagulazione del sangue e la salute della pelle.
In cucina:
Consumato fresco come spuntino o colazione.
Nei frullati, per un boost di energia e freschezza.
In insalate, abbinato a verdure, frutta secca o gamberi.
Per decorare dolci e dessert, come cheesecake o crostate.
Usato per marmellate o sorbetti naturali.
Nella cura della pelle:
Il succo può essere utilizzato in maschere viso fai-da-te, grazie alle sue proprietà illuminanti e purificanti.
Come rimedio naturale:
Consumato regolarmente, il kiwi può migliorare la regolarità intestinale grazie al suo alto contenuto di fibre.
Ricco di acqua, aiuta a mantenere l'organismo idratato.
Prodotto con metodo di produzione integrata: si intende un metodo di coltivazione che si propone di ottenere una produzione di qualità elevata, utilizzando mezzi e metodi di gestione aziendale rivolti alla sicurezza della salute e alla salvaguardia dell’ambiente. Tutto questo si traduce nella pratica con:
- Gestione del terreno attraverso appropriate lavorazioni e razionali rotazioni.
- Utilizzando per la fertilizzazione nutrienti minerali in funzione delle esigenze
colturali e all’analisi del terreno.
- Controllando le infestanti con mezzi agronomici e meccanici.
- Interventi antiparassitari in caso di necessità utilizzando sostanze chimiche a bassa
tossicità, integrando possibilmente strategie di difesa biologica e preventive.
- Utilizzando varietà con resistenze naturali e adatte all’ambiente.
- Vietando l’utilizzo di prodotti chimici per la conservazione.